Lanciamo Speaker Workshop ed ecco cosa ci appare:
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Rinominiamo il file di default: apriamo il MENU FILE/ SALVA COME e diamo un nome al nostro nuovo progetto, in questo caso l'ho chiamato "TEST". Per rendere effettivo il nuovo nome, dobbiamo chiudere il file di default (SprkWk1) e aprire il nuovo file dal MENU FILE / APRI/ TEST.swd .
Dando una rapida occhiata possiamo notare come sul lato sinistro è presente una struttura ad albero, ed è qui che salveremo tutte le misurazioni che effettueremo, mentre sul lato destro potremo vedere tutti grafici delle misurazioni fatte. Sicuramente indispensabile è visualizzare il VU METER: MENU VISUALIZZA e spuntate tutte le voci. Nella struttura ad albero esiste una sottodirectory "System" che non può essere rinominata; infatti in questa sottodirectory sono memorizzati tutti i file relativi alla calibrazione del programma, quindi ricordatevi della sua importanza. Ecco come appare SW dopo le modifiche di cui sopra:
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SW permette di spostare i gruppi d'icone dove si preferisce così da personalizzare secondo i propri gusti di visualizzazione l'aspetto del programma: basta tenere cliccato con il tasto sinistro del mouse lungo un qualsiasi punto della cornice di delimitazione del gruppo d'icone e trasportarlo in un altro punto della finestra di SW.
Vediamo ora se la scheda audio a nostra disposizione è adatta ad essere usata con Speaker Workshop: MENU OPZIONI/ WIZARD/ CONTROLLO SCHEDA AUDIO; se il risultato è positivo potete continuare con la calibrazione della scheda. Essendo Speaker Workshop un software che non sa con quale scheda audio verrà utilizzato, al contrario di Clio o MLSSA che hanno un hardware dedicato, bisogna porre molta attenzione alla calibrazione della scheda audio: da qui dipende la bontà delle misurazioni che andremo ad effettuare. Quello che bisogna sapere è a quali livelli di volume la nostra scheda audio inizia a distorcere (clipping) e quindi ad alterare i dati da elaborare, sia per il segnale in uscita (LINE OUT) dalla scheda che per quello in entrata (LINE IN). Per testare il segnale in uscita avremmo bisogno di un oscilloscopio ma visto che non tutti possono averlo a disposizione, cercheremo di farne a meno.
Iniziamo a settare i volumi di Windows: apriamo il mixer di Windows/ OPZIONI/ PROPRIETA’ e spuntiamo tutte le voci presenti e diamo OK; adesso nel mixer abbassiamo il volume a zero e mettiamo un segno di spunta su disattiva a tutte le voci ad eccezione del MASTER VOLUME e WAVE; clicchiamo su OPZIONI/ PROPRIETA’/ REGISTRAZIONE e spuntiamo tutte le voci, click su OK ; anche qui abbassiamo tutti i volumi ad eccezione di quello LINE IN che andrà anche spuntato nella voce SELEZIONA:
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Altra cosa importante è disattivare eventuali equalizzatori software o controlli di tono: il segnale in uscita, insomma, non deve essere trattato. Inoltre è bene disattivare i suoni di Windows (PANNELLO DI CONTROLLO/ SUONI E PERIFERICHE AUDIO/ SUONI/ COMBINAZIONI) perché se ci arriva una e-mail mentre stiamo testando un woofer, sentiremo un "ding" che invaliderà il test. Windows Me ha un controllo di toni integrato nel mixer ed è bene controllare che i cursori siano al centro:
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Apriamo nuovamente il mixer di Windows/ OPZIONI/ PROPRIETA’ e lasciamo spuntate solo le voci MASTER VOLUME e WAVE e diamo OK e lasciamo aperta questa finestra: questo è il mixer per il segnale in uscita. Adesso apriamo un altro mixer di Windows OPZIONI/ PROPRIETA’/ REGISTRAZIONE e spuntiamo solo la voce LINE IN , click su OK e lasciamo aperta anche questa finestra: questo è il mixer per il segnale in ingresso.
Ritorniamo ora in Speaker Workshop e apriamo OPZIONI/ PREFERENZE/ MISURAZIONI e alla voce Campionamento (S/R) spostiamo il cursore a 48k Hz (ammesso che la vostra scheda audio supporti tale S/R) mentre per la voce Dimensioni spostiamolo a 131k: questi due valori ci permettono di definire l’accuratezza in Hz (Accuratezza = Campionamento / Dimensioni) e la banda di misura (uguale alla metà della frequenza di campionamento); con i suddetti settaggi, consigliati come una buona base di partenza, avremo uno spettro da 0,37 a 24k Hz ed una accuratezza di ±0,37 Hz. Se volete usare una frequenza di campionamento inferiore a quella massima della vostra scheda audio, scegliete sempre sottomultipli interi (96k – 48k - 24k). Controlliamo che il I/O Volume sia a 100: questa impostazione regola e blocca il volume WAVE del mixer di Windows, per cui se muoviamo il livello del WAVE nel mixer, questo ritornerà al valore impostato da SW. Sempre in questa finestra clicchiamo su GENERALE e controlliamo che il sistema di unità sia il metrico e che la voce Abilita il controllo campionamento a 48kHz sia spuntato. Se la vostra scheda supporta il campionamento a 96KHz, potrete spuntare anche la voce 96KHz sample rate checking che vi permetterà di usare detto campionamento nelle misurazioni (se non vi appare, uscite e rientrate in SW dopo aver spuntato la voce).
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Chiudiamo questa finestra e andiamo su RISORSE/ NUOVO/ CARTELLA che io ho chiamato “calibrazione”; creiamo ora un segnale andando su RISORSE/ NUOVO/ SEGNALE e chiamiamolo "test", e vedremo che SW crea due nuovi file, test e test.output, che noi andremo a tagliare e incollare nella cartella calibrazione .
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Colleghiamo
il LINE OUT con il LINE IN della scheda audio con il CAVO LOOP
(quindi senza amplificatore e/o partitore) e
settiamo i volumi nel mixer di Windows su un livello medio basso per il LINE IN,
mentre poniamo al massimo il WAVE e il MASTER VOLUME. Evidenziamo il file
e clicchiamoci sopra con il tasto destro del mouse PROPRIETA’/ SENO
e controlliamo che la frequenza sia di 1000Hz e la fase a 0 gradi e
diamo OK; sempre con il file
evidenziato andiamo su SUONO/ REGISTRA e modifichiamo i valori in
modo da apparire così:
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Clicchiamo su OK e vedremo che altri quattro file saranno stati creati nella cartella calibrazione.
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Apriamo
il file
e clicchiamo due volte dentro il grafico che si sarà
aperto; nella finestra Proprietà
Grafico settiamo gli
assi X e Y come da foto e finalmente vedremo la nostra prima
sinusoide.
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Click
nel grafico col tasto destro e selezioniamo Formato
Grafico Predefinito: in questo modo abbiamo salvato come valori di
default le proprietà di visualizzazione dei grafici con
variabili tempo/ampiezza; apriamo anche il file
e ridimensioniamo le due finestre dei grafici in modo da averle entrambe a vista
sul nostro desktop.
Adesso,
con il file test evidenziato, facciamo una registrazione continua per
determinare il livello di clipping della scheda audio: click
sull'icona registrazione continua
ed
eseguiamo i seguenti punti:
1) Regolare WAVE e MASTER VOLUME al massimo.
2) Regolare LINE IN ad una tacca sopra il minimo, e vedere se c’è clipping nella sinusoide; se sì significa che sta clippando l'USCITA: in tal caso abbassare il MASTER VOLUME di poco alla volta fino a quando il clipping scompare.
3) Aumentare progressivamente il LINE IN, fino a vedere di nuovo il clipping della sinusoide. Quando ciò accade, abbassare il LINE IN fino a vedere scomparire il clipping.
4) Appena scompare il clipping annotare il valore del VU METER: questo è il livello di clipping in INGRESSO.
5) Salvare le regolazioni dei volumi in un file, usando QUICKMIX.
Riassumendo, abbiamo scoperto sia il clipping in ingresso che in uscita della nostra scheda audio, e conosciamo il valore del
clipping in ingresso letto sui VU METER di Speaker Workshop: questo è il
valore che non dovrà mai essere superato pena una errata misurazione.
Volendo, potete misurare la tensione in uscita della scheda audio, giusto per
saperne il suo valore. Ora possiamo fermare la registrazione cliccando sull'icona ferma
. Conosciamo qual è il massimo livello da non
superare, però dobbiamo vedere cosa succede registrando un segnale MLS perché SW
usa questo tipo di segnale per le misurazioni dell'impedenza: click col tasto
destro sul file
PROPRIETA’/ IMPULSO MLS, controlliamo che la Preenfasi non sia spuntata
mentre Calcola Correlazione deve essere spuntata e diamo
OK; per precauzione abbassiamo il MASTER VOLUME quasi al minimo e poi
click sull'icona registrazione continua
e regoliamo nuovamente il MASTER
VOLUME
del mixer fino a leggere nel VU METER
un valore ben inferiore a quello di clipping che avevamo trovato. In linea
generale non abbiamo bisogno di un livello di segnale molto alto (i parametri di
T/S sono per piccoli segnali) ma dobbiamo stare attenti ai segnali troppo bassi
perché introducono rumore a discapito delle misurazioni: valori compresi tra
18k-24k con segnale MLS sono quelli generalmente usati. Una volta trovati i
settaggi dei volumi con segnale MLS, potete salvarli in un nuovo file sempre
usando Quickmix. Se avete deciso di usare l’amplificatore (con o senza partitore
resistivo) per le misure d’impedenza, dovrete prima
regolare il volume dell'ampli alla tensione
desiderata e poi quello del LINE IN come necessario, sempre per non superare il
valore di clipping conosciuto. Se ad esempio misuriamo l'impedenza sempre a 0,3
Vrms, allora regoliamo l'ampli per ottenere questa tensione d’uscita e poi il
LINE IN di conseguenza, e fotografiamo con QuickMix questa situazione
chiamandola, per esempio, "impedenza300mV".
Questa è una sinusoide perfetta e i livelli indicati dal Vu Meter ci dicono che i 27.000 sono ancora un livello di tutta sicurezza. Per ingrandire il grafico basta selezionarne un'area ,tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
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Qui vedete che la sinusoide è tosata, abbiamo cioè raggiunto un livello dei volumi troppo alto causando distorsione al segnale
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Adesso
analizziamo il problema della latenza: quando SW effettua una
registrazione, sincronizza il segnale in uscita con il segnale in
entrata usando le risorse di Windows; a volte si potrebbe creare un
differenza di sincronizzazione tra i due segnali, causata dalla
scheda audio o dal processore troppo lento. SW permette di risolvere
questo problema, che comunque difficilmente si presenterà se
avete una scheda audio ultima generazione
a meno che non usiate una scheda esterna USB o una molto economica. Evidenziamo il file
e clicchiamoci sopra con il tasto destro del mouse PROPRIETA’/
SENO
poi click sull'icona registrazione
e guardiamoci il grafico "test.in.l" . La sinusoide
dovrebbe iniziare dopo alcuni millisecondi , idealmente
dovrebbe iniziare tra uno e due millisecondi (ma fino a 5 ms va bene
lo stesso), in caso contrario SW permette di regolare la
latenza: OPZIONI/ PREFERENZE/ DEBUG e si regola la latenza con valori
negativi se il segnale inizia prima di zero ms; con valori positivi
quando il segnale MLS inizia dopo i cinque ms. Fate varie
registrazioni per verificare la riproducibilità dei valori.
Sempre in questa finestra esiste l'opzione Lunghezza
sequenza di preriscaldamento MLS che è bene sia
lasciata a 100 o a valori superiori per schede audio anzianotte.
Situazione ottimale, la sinusoide inizia dopo 1,4 ms e non c'è bisogno di modificare la latenza che rimane a 0 ms |
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Qui la sinusoide inizia a circa 7 ms, troppo! Bisogna aumentare la latenza |
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Qui invece la sinusoide inizia prima di 0 ms, bisogna diminuire la latenza usando valori negativi |
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Chiudiamo
la finestra test e con il settaggio dei volumi giusto andiamo su
OPZIONI/ CALIBRAZIONE/ DIFFERENZA CANALI/ PROVA: con questo test SW
verifica le differenze di segnale esistenti tra i due canali
LINE IN. Con il cavo di loop collegato alla scheda audio lanciamo la
calibrazione. Verifichiamo nel VU METER che i valori siano
inferiori a quelli massimi calcolati in precedenza. Chiudiamo la
finestra calibrazione, una volta terminata, e apriamo la directory
dove troveremo sette nuovi file MEASUREMENT; apriamo il file
, un doppio click dentro il grafico per andare a modificare la
visualizzazione.
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Ricordiamoci di cliccare nel grafico col tasto destro e selezioniamo formato grafico predefinito: in questo modo abbiamo salvato come valori di default le proprietà di visualizzazione dei grafici con variabili frequenza/ampiezza/fase.
Guardiamo il grafico e vediamo che la linea blu indica una differenza nella risposta dei due canali: più questa linea è retta a zero dB minori sono le differenze tra i due canali. Guardiamo invece la linea gialla che indica la fase: anche questa dovrebbe essere retta a zero gradi. Se non lo è, quasi sempre è perché il convertitore da analogico a digitale della scheda audio è singolo anziché doppio cosicché detto convertitore deve lavorare per ambedue i canali; in pratica non può convertire allo stesso tempo due segnali (destro e sinistro) quindi si instaura un ritardo tra i due canali che porta ad un aumento dell'errore di fase all'aumentare della frequenza. Fortunatamente SW permette di diminuire detto errore se presente: OPZIONI/ PREFERENZE / GENERALE e si varia il Ritardo Intercanale fino ad ottenere una risposta di fase la più piatta possibile.
Situazione ottimale: la risposta (linea blu) già dai 2 Hz si mantiene entro 0.01 dB; la fase (linea gialla) è praticamente piatta in tutto lo spettro di frequenza in esame. Gran bella scheda questa Terratec DMX6Fire! |
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Anche qui la risposta è ottima, quello che ci preoccupa è la fase (linea gialla): a quasi 2000 Hz inizia a salire senza mai fermarsi, urge diminuire il ritardo intercanale! |
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Bene adesso con i nostri file di settaggio dei volumi andiamo a verificare quale sia meglio usare usando il programma RIGHT MARK AUDIO ANALIZER